come ho iniziato La mia formazione in oreficeria inizia a Firenze alla “Scuola internazionale delle arti dei metalli”. Si parla di venticinque anni fa e in quel periodo oltre ad apprendere le principali tecniche, ho lavorato gomito a gomito con compagni di corso provenienti da tutto il mondo, principalmente nord europei e giapponesi. Questa mescolanza di culture e i miei insegnanti, Bino Bini e Hisako Murata anche essa giapponese, hanno influenzato fortemente il mio lavoro negli anni successivi fino ad oggi. |
cosa è per me un gioiello Credo che un gioiello debba essere innanzitutto un qualcosa che ti porta altrove, un po’ come un viaggio improvviso, qualcosa che ti alleggerisce e ti sbalordisce allo stesso tempo. Con una forma che ti porta felicemente da un’altra parte rispetto a dove eri sicuro di andare o che ti allieta con un’ironia inaspettata. Ti deve far sognare, ti deve far pensare ad altri luoghi, ti deve far scoprire altri spazi mentali.Lavoro da sempre con argento, oro, legno, perle e negli ultimi anni mescolo spesso questi materiali con resine colorate. Amo i vuoti che danno spazio al pensiero, che ti accolgono, i contrasti cromatici e delle forme, le superfici materiche, le ombre che si creano e che cambiano a seconda dei punti di vista e della luce. Spesso il “due” |